Il territorio di Castiglion Fiorentino, in epoca antica, era molto ricco di sorgenti e corsi d’acqua che alimentavano i numerosi mulini presenti. 

L’impiego principale della ruota ad acqua consisteva nella macinazione del grano e, nelle zone montuose, delle castagne per produrre farine alimentari.

Un altro utilizzo "industriale" della ruota idraulica era quello della "follatura" o "gualcatura" dei tessuti, un procedimento a cui venivano sottoposti i panni di lana, che erano immersi in acqua e sapone e battuti con un "follone" per ottenere un tessuto più resistente e compatto.

Un altro tipo di mulino era quello “da guado”, pianta che cresceva  lungo i fiumi, da cui si ricavava una sostanza colorante blu, usata per tingere le stoffe: le foglie venivano accuratamente lavate, macinate e ridotte in poltiglia che, essiccata, era venduta ai tintori. 

Nei documenti d’archivio è ricordata la presenza di mulini da guado in Val di Chio dove, nel 1347, degli uomini di Gaggioleto possiedono un macinile con una macina ad macinandum guadum.

Altri mulini da guado risultano presenti nei pressi di Porta Sant’ Angelo (attuale Porta Romana) e in località Sant’ Antonino.

Non abbiamo, invece, notizie certe sull’esistenza di mulini azionati dal vento; le fonti scritte, però, ci parlano di un luogo prossimo al centro abitato conosciuto tutt’oggi come Molin dal vento.

Esistevano anche mulini “secchi” che non sfruttavano l’energia idraulica ma erano azionati dall’uomo o dal lavoro degli animali (buoi, cavalli, asini).

Durante gli scavi archeologici effettuati nell’area del Cassero, sono venuti alla luce resti di macine, probabilmente di età medievale, riferibili a queste strutture.

In Val di Chio, lungo il tracciato dell'antico torrente Cilone (confluito nel torrente Vingone a seguito delle opere di bonifica), in zone i cui toponimi esprimono l'antica funzione svolta (Mulin Nuovo, Mulino Bianco, Mulino dello Zoppo, ecc.), è nato il "Percorso degli Antichi Mulini".

Questo è pensato per il relax e il divertimento delle persone di tutte le età: lungo il tracciato si possono eseguire esercizi ginnici a corpo libero o con l'aiuto di attrezzature fìsse seguendo le indicazioni di cartelli descrittivi.

Inoltre cippi chilometrici forniscono un riferimento per passeggiate o jogging.

Anche l’aspetto storico e paesaggistico è valorizzato da pannelli esplicativi posti nei punti di maggiore interesse.


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