La ripida rampa che da Piazza del Municipio conduce alla parte sommitale della collina, è sovrastata dalla massiccia mole della Torre dell’Orologio, una grande struttura che, sin dal medioevo, segnalava l’accesso al Cassero. L’edificio custodiva la Calfurnia, la grossa campana che successivamente verrà spostata all’interno della più recente Torre del Cassero; il suo suono scandiva le giornate e alla sera, dopo i suoi ultimi rintocchi, chi commetteva malefici o reati incorreva in una pena doppia.
La struttura, di proprietà comunale, fu ceduta, nel 1621, alle monache di San Girolamo al Cassero con l’obbligo di mantenerla in buone condizioni e le stesse vi realizzarono la sacrestia che si affacciava all’interno della Chiesa di Sant’Angelo. Esternamente, dopo un primo restauro seicentesco, nel 1779, saranno necessari due speroni di sostegno all’antica muratura.
Il loggiato nella parte alta della torre è sede del lapidario della Pinacoteca Comunale, contenente stemmi e iscrizioni provenienti dall’area del Cassero; da qui si gode una straordinaria vista della sottostante Piazza del Comune e della Valle di Chio che si apre dietro il Loggiato Vasariano.
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